Cara Ida, o cara Spiaggia,
o forse, più semplicemente
a Te…
a Te che mi hai visto crescere,
a Te che mi hai visto imparare a nuotare,
a Te che mi hai insegnato il rispetto,
per un indomito e mutevole elemento quale sei,
a Te che mi hai fatto conoscere i miei primi amori,
a Te che mi hai visto ridere, piangere, gioire e soffrire
e pure mentre facevo l’amore.
Più e più volte ho piegato la schiena per cambiarti il vestito
e altre mille, e mille volte ancora lo rifarei.
a Te che conosci molto bene la resilienza e la passione
che la nostra  stirpe di fadigatori ti ha riservato,
sempre con rassegnato rispetto per le tue scelte,
quando hai deciso di riprenderti ciò che è tuo,
e in poco tempo hai cancellato prima la spiaggia,
poi la veranda ed infine la casa.
tu che insieme con noi hai visto passare da qui
coppiette che son diventate famiglie,
bambini, ragazzi e cani.
tu che mi hai regalato più volte la cena
in cambio di pochi vermicelli,
e mi hai regalato la gioia più grande,
nel veder sorgere il sole sdraiato sulla tua sabbia,
e vederlo morire immerso nelle tue acque,
ma sopratutto a Te che mi hai concesso di Amarti…
tuo per sempre
Luca